Pubblicato il bando per il nuovo termovalorizzatore

Copenhill, il termovalorizzatore di Copenaghen
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Palermo si prepara ad accogliere una delle infrastrutture più importanti per il futuro della Sicilia: un nuovo impianto di termovalorizzazione.

Sorgerà a Bellolampo, accanto all’impianto già esistente per il trattamento meccanico-biologico dei rifiuti.

L’obiettivo è ridurre il ricorso alle discariche, recuperare energia dagli scarti e costruire un sistema moderno, sostenibile ed efficiente.

Troppe discariche, pochi impianti

In Sicilia, ancora oggi, gran parte dei rifiuti finisce in discarica.

I livelli di raccolta differenziata restano al di sotto della media nazionale. Le discariche si riempiono, si rischiano emergenze, i costi aumentano.

È un sistema che non regge più. Servono soluzioni strutturali.

Recupero energetico: il pezzo mancante

Secondo le direttive europee, al massimo il 10% dei rifiuti urbani dovrà andare in discarica entro il 2035.

Per raggiungere questo obiettivo, il solo riciclo non basta.

Anche con i migliori risultati, resta sempre una quota di rifiuti che non si può riutilizzare.

Ecco perché il termovalorizzatore diventa essenziale: trasforma gli scarti non riciclabili in energia.

Un impianto all’avanguardia

L’impianto di Palermo tratterà 300.000 tonnellate di rifiuti ogni anno.

Genererà energia elettrica (fino a 25 MW) da immettere nella rete nazionale o da utilizzare per scopi industriali locali.

Grazie a tecnologie moderne, le emissioni saranno ridotte al minimo e costantemente controllate.

L’impianto prevede sistemi avanzati per il trattamento dei fumi, la gestione delle acque e il riutilizzo dei residui, come ceneri e scorie, in altri ambiti industriali.

Inoltre, la struttura sarà realizzata seguendo i principi dell’economia circolare, in un’area già vocata alla gestione dei rifiuti.

Appalto in corso: coinvolti anche i progettisti

Il progetto è entrato nella fase operativa.

È stata avviata una procedura aperta per affidare i servizi di ingegneria e architettura.

L’appalto prevede la progettazione di fattibilità tecnico-economica, il coordinamento della sicurezza in fase di progettazione, la relazione geologica e la redazione del piano economico-finanziario di massima.

Inoltre, è prevista un’opzione per affidare anche i servizi di direzione lavori e il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione.

L’appalto riguarda non solo il termovalorizzatore di Palermo (CUP: G72F24000150001), ma anche quello di Catania (CUP: G62F24000080001), per garantire una gestione omogenea e integrata tra i due impianti.

Non un’alternativa al riciclo, ma un completamento

Il termovalorizzatore non sostituirà la raccolta differenziata, la affiancherà. Tutto ciò che si può riciclare andrà riciclato. Solo il residuo verrà trasformato in energia.

È l’ultimo anello della catena.

Un tassello fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti e ridurre al minimo gli sprechi.

Un futuro sostenibile per Palermo

La realizzazione dell’impianto darà a Palermo e alla Sicilia Occidentale una vera autonomia nella gestione dei rifiuti.

Si eviteranno emergenze, si abbasseranno i costi, si produrrà energia in modo sicuro e controllato.

Un investimento sul futuro, che mette insieme ambiente, sviluppo economico e qualità della vita.

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7 Thoughts to “Pubblicato il bando per il nuovo termovalorizzatore”

  1. Fresh

    La settimana scorsa ho pagato l’acconto TARI dovuto (bravo un fissa, dirà più d’uno).
    La città è un letamaio e la TARI mi è pure aumentata di una decina d’euro nell’acconto (altrettanti nel saldo, quindi). Faccio la differenziata e seguo il film da quando dicevano che la differenziata avrebbe fatto abbassare la tassa. Ora leggo che con il termovalorizzatore (per il quale io sono assolutamente d’accordo, si intenda) si eviteranno emergenze, si abbasseranno i costi, si produrrà energia in modo sicuro e controllato. Spero, auspico, bramo, anelo sia vero per tutti questi obiettivi. Già nel breve periodo successivo alla sua entrata in esercizio.

  2. Snails

    A credere alle favole a Palermo sono rimaste due tipologie di persone: chi per interesse racconta favolette e gli stupidi.
    Come è vero che tutto funziona bene in altri luoghi, qui a Palermo (in Sicilia) sarà una vergogna. Perché non è possibile credere che una bomba ecologica come un inceneritore possa essere gestista e controllata da amministratori, politici e tecnici che non riparano strade o recuperano i soldi Tari dagli evasori e morosi…tanto per dirne due.
    Le piste cicablili sono un altro esempio, sulla carta (per avere fondi europei) kilometri di piste, di fatto pezzi di strada abbandonata al degrado, ai venditori abusivi e al posteggio selvaggio.
    Quando mancheranno i controlli, si brucerà l’imbruciabile. Quando le prime statistiche di malattie smentiranno i “buonismi” e i propositi svizzeri in terra di barbari, allora finalmente starete zitti.
    Per i Totucci diversamente onesti intellettualmente:
    Totuccio chiama l’idraulico per riparare una perdita del rubinetto. L’idraulico non ripara il guasto, rompe tutti i flessibili in casa, scortica i muri, allaga l’appartamento e vi chiede trecento mila euro come pagamento. Dopo qualche mese lo stesso idraulico vi propone di montarvi un impianto di purificazione delle acque fognarie per risparmiare soldi e ottenere così acqua potabile. A Copenaghen lo fanno da secoli.
    Naturalmente Totuccio dirà sì!

  3. Diossina

    1) bisogna che i cittadini facciano la differenziata perché per poter far funzionare i termovalorizzatori correttamente devono bruciare di continuo i residui organici della differenziata, se non succeddesse questo avremmo meno residui da bruciare e il termovalorizzatore non lavorando bene si rischia di produrre la diossina per le temperature basse
    2) la collocazione del sito a mio parere molto discutibile in quanto le vie di collegamento saranno attraversate da molti tir carichi di spazzatura differenziata provenienti dai paesi della provincia e dai paesi della sicilia occidentale, quindi un bel casino.
    3) non parlando della gestione dell’impianto.

  4. The villains of Palermo

    @Diossina chiamare “cittadini” gli abitanti di Palermo è un complimento.

  5. Francesco Presci

    Per tutti. The villains of Palermo ha un canale YouTube che marchetta ogni due per tre. Lo dico io prima che arrivi il suo momento auto-celebrativo.
    Firmato: un cittadino onesto e rispettoso di Palermo.

  6. The villains of Palermo

    Se i miei video ti danno fastidio vuol dire che ti senti chiamato in causa 😉
    Ah, grazie per la pubblicità.

  7. Audace

    Credo che denunciare sia doveroso. Ma la situazione sociale di questa città oggi impone di passare al prossimo step. Il tempo delle denunce è finito, adesso bisogna passare alle soluzioni. Servono lungimiranza e concretezza8 non è un ossimoro come qualcuno vorrebbe farci credere) da parte delle amministrazioni e lungimiranza e pazienza da parte dei cittadini.

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